Osteoporosi: il ruolo dell’attività fisica

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L‘osteoporosi rappresenta una malattia di rilevanza sociale. La sua incidenza aumenta con l’età sino ad interessare la maggior parte della popolazione oltre gli ottant’anni.

E’ una malattia che rende fragili le ossa, causandone più facilmente la frattura, con gravi conseguenze anche in seguito a lievi urti o cadute. L’osteoporosi è un disordine sistemico dello scheletro caratterizzato da una riduzione della resistenza ossea predisponente a un aumentato rischio di frattura. La riduzione della resistenza ossea è secondaria a un impoverimento quantitativo (riduzione della massa ossea) e qualitativo (per modificazioni della geometria e della qualità del tessuto osseo).

Esistono diversi tipi di osteoporosi generalizzata: si indicano come primitive quella senile e quella postmenopausale, come secondarie quelle che conseguono ad altre malattie, come l’ipertiroidismo, l’artrite reumatoide e la psoniasi o conseguenti ad alcuni trattamenti medici (esempio: terapia cortisonica o eparinica o anticonvulsivante). Altri fattori che possono causare l’osteoporosi possono essere:

  • Menopausa precoce
  • Comparsa tardiva del primo ciclo mestruale
  • Periodi prolungati di scomparsa del ciclo conseguenti ad alimentazione o nutrizione inadeguata
  • Età avanzata
  • Trattamento prolungato con alcune categorie di farmaci (diuretici, cortisonici, ormoni tiroidei…)
  • Prolungata immobilizzazione conseguente a ricoveri
  • Asportazione chirurgica delle ovaie in età fertile

La forma postmenopausale è dovuta alle variazioni ormonali che si verificano nella menopausa e alla riduzione degli estrogeni.

L’osteoporosi senile è dovuta prevalentemente a:

  1. ridotta attività di crescita ossea dovuta all’invecchiamento
  2. minore disponibilità di calcio per diminuito apporto alimentare e ridotto assorbimento intestinale
  3. ridotta attività fisica

I due tipi dell’osteoporosi posso coesistere portando ad una forma marcata della malattia. In ambedue i tipi sono coinvolti fattori generici, che influenzano il picco di massa ossea e la velocità di turn-over osseo in tutte le epoche della vita. Si stima oggi che ci siano, in Italia, circa 3,5 milioni di donne e 1 milione di uomini affetti da osteoporosi. Poichè nei prossimi venti anni è previsto un aumento del 25% della popolazione al di sopra dei 65 anni di età, ci si dovrà attendere un proporzionale incremento dell’incidenza dell’osteoporosi.

Efficacia dell’Attività Motoria

L’efficacia dell’attività fisica nella prevenzione dell’osteoporosi postmenopausale e senile e delle fratture conseguenti è diffusa nell’ambiente scientifico oramai da molto. Negli ultimi anni l’interesse sull’argomento è andato progressivamente aumentando in conseguenza dell’invecchiamento della popolazione e della maggiore sensibilizzazione delle istituzioni circa la rilevanza sociale ed economica dei danni derivanti alla malattia e l’importanza della sua prevenzione. Attualmente tutte le linee guida internazionali concordano nell’incentivare l’esercizio fisico nella prevenzione dell’osteoporosi e del rischio di cadute con le fratture conseguenti, in associazione ad altre norme attinenti lo stile di vita e ai trattamenti farmacologici quando necessari.

Gli esercizi saranno divisi in gruppi con finalità selettive di:

  • Esercizi di carico
  • Esercizi di stretching
  • Esercizi di mobilità
  • Esercizi aerobici
  • Esercizi di rinforzo
  • Esercizi respiratori e posturali
  • Esercizi di equilibrio e di coordinazione
  • Esercizi pelvici

A ogni soggetto dovrà essere indicata un’attività adeguata alle proprie condizioni generali e al livello di capacità motorie acquisite, seguendo criteri di appropriatezza individuali che tengono conto di alcuni principi generali che caratterizzano il rapporto tra esercizio fisico e osteoporosi.

Ci sono attività  più consigliate di altre:

  1. camminare di buon passo
  2. salire le scale
  3. praticare sci di fondo
  4. ballare
  5. esercizi di rinforzo muscolare

Meno indicati sarebbero invece:

  1. il nuoto
  2. la corsa prolungata
  3. la bicicletta

Esercizio Fisico come Prevenzione

L’attività motoria rappresenta un elemento fondamentale nella prevenzione dell’osteoporosi postmenopausale e senile e nel ridurre il rischio di fratture da fragilità, al pari di un’adeguata assunzione di calcio e vitamina D. Questa attività deve essere fatta previa visita medica e valutazione funzionale, deve seguire un programma il più possibile personalizzato che preveda esercizi adeguati, graduali e progressivi, sotto la guida di professionisti del settore.

Presso il nostro centro di attività motoria, è possibile svolgere questo tipo di ‘ginnastica’ sia in forma individuale ce in piccolo gruppo. Si lavora sulla presa di coscienza corporea, sul rafforzamento muscolare, sull’equilibrio, sulla mobilità articolare… con incontri piacevoli, divertenti e soprattutto con esercizi appropriati.

Autore dell'articolo: Michela