La Ginnastica Respiratoria

Respiro-2-150x150_CHIPOS_JesiSi sente spesso parlare di Ginnastica Respiratoria ma cosa è e soprattutto perché è importante?

La respirazione è forse la funzione corporea più importante, dato che la vita ne dipende in modo assoluto. Possiede la caratteristica di essere un’attività naturale ed involontaria, soggetta però, nello stesso tempo, al controllo cosciente. Gli stati emotivi influiscono direttamente sulla respirazione…

La Ginnastica Respiratoria è una vera e propria forma di ginnastica in quanto basata su esercitazioni attive che vanno a coinvolgere e stimolare le varie zone toraco-addominali interessate nel meccanismo della respirazione. L’obiettivo principale è quello di ristabilire una sincronia tra le fasi di inspirazione ed espirazione in modo tale da ricreare quell’omeostasi fisiologica perduta e che riesce a riportare alla norma anche lo stato emotivo del soggetto.

Importantissimo è il fatto che tutte le catene muscolari del nostro corpo si allacciano e stringono relazioni e collegamenti con il diaframma. Il diaframma è uno dei muscoli più importanti della respirazione: forma una cupola che chiude inferiormente la cavità toracica e che separa il torace dall’addome. Il punto più alto di questa cupola corrisponde al centro frenico.

Ecco che un’alterata respirazione può essere causa e/o conseguenza di alterazioni fasciali (retrazioni) tali da portare a problematiche posturali e dolori vertebrali (esempio la lombalgia).

Gli stati ansiosi si possono manifestare con numerosi sintomi respiratori: difficoltà a respirare, aumento della frequenza respiratoria a riposo, blocco del diaframma, sensazioni di pressione al torace, di nodo alla gola e di soffocamento. Con l’ansia, il diaframma si blocca ed i muscoli addominali restano costantemente in tensione. Essendo il diaframma e l’addome bloccati, il soggetto respira a fatica ed è costretto ad inspirare utilizzando i muscoli inspiratori accessori (sterno-cleido-mastoideo, scaleni, pettorali, dentati…) mettendo in tensione le spalle, che vengono sollevate ad ogni respiro.

Ad esempio, una respirazione toracica alta provoca un disequilibrio tra la concentrazione di ossigeno e di anidride carbonica nel sangue con eccessiva alcalinizzazione del sangue stesso. Ciò porta ad un’aumentata sensibilità al dolore (dolori vertebrali ad esempio). Ecco che grazie ad un importantissimo effetto pompa sulle endorfine questa ginnastica può intervenire sulla riduzione del dolore.

Per conoscere noi stessi dobbiamo sentire il nostro corpo. La perdita della sensibilità in una parte del corpo, come avviene molto spesso in caso di lombalgia cronica, è una perdita di una parte del sé. La percezione del corpo fa parte del processo terapeutico di scoperta e riscoperta del sé; su questo processo che porta alla consapevolezza corporea ed alla percezione delle parti del proprio corpo, il punto migliore per cominciare è proprio la respirazione. Inoltre la respirazione è il ponte tra la volontarietà e l’involontarietà, tra la consapevolezza e l’inconsapevolezza, questo grazie al fatto che con essa si può intervenire sul sistema nervoso autonomo e ad esempio sul tono del parasimpatico.

Un approccio globale della persona non può non prendere in considerazione l’aspetto psico-emozionale ed il lavoro sull’educazione respiratoria permette proprio di comprendere questi aspetti e riequilibrare lo stato emotivo del soggetto.

Il segreto per respirare senza fatica

“Non è lo stress che ci danneggia, ma il modo sbagliato di affrontarlo”

Prima di inspirare, è bene che si spremino i polmoni, cioè che si esegui una espirazione lenta e prolungata; dopo aver svuotato completamente i polmoni si sentirà con piacere l’accorrere di aria nuova, pulita e fresca, e respirare non sarà più una fatica. Il segreto, per agire positivamente sugli stati ansiosi ed evitare che gli stress ci danneggino, è cambiare aria svuotando completamente i polmoni con delle espirazioni lente e prolungate. Perché ciò avvenga in modo efficace occorre utilizzare in maniera corretta i muscoli addominali, che sono i muscoli espiratori: cioè occorre espirare contraendo gli addominali alla fine della fase espiratoria, in modo da spremere i polmoni come una spugna. Una volta svuotati completamente i polmoni, si rilasciano i muscoli addominali per facilitare l’espansione dell’addome, sentendo con piacere l’accorrere di aria nuova.

“L’aria pura è il primo alimento ed il primo medicamento” (Ippocrate).

Respirare più profondamente, anche se fatto coscientemente, può portare a sintomi di iperventilazione ed iperossigenazione. Questo può causare temporanei giramenti di testa e sbalzi di pressione. Per evitare questo spiacevole inconveniente, occorre alternare gli esercizi a dei brevi momenti in cui si parla o si ride; ad esempio provando a spiegare le sensazioni che si percepiscono.

Respiro-7-268x300_CHIPOS_JesiSemplici esercizi di Ginnastica Respiratoria che siamo abituati a svolgere con i nostri utenti, permettono di portare l’attenzione sul movimento del diaframma, sull’espansione del torace e/o dell’addome, con fasi di inspirazione ed espirazione coordinate ed abbinate in modo diverso fra loro ed in associazione a semplici movimenti di mobilità. Questo lavoro di ascolto e concentrazione permette di ottenere una maggiore consapevolezza del proprio corpo, di allentare stati di tensione emotiva e muscolare, aiutare la mobilità articolare, l’efficienza respiratoria ed infine ritrovare sensazioni di benessere.

Autore dell'articolo: Michela