
Tuttavia non tutte le curve necessitano di essere corrette (per fortuna): molti bambini hanno delle curvature molto lievi che necessitano solo di un controllo costante nel tempo fino alla fine della crescita; se al contrario è necessaria una cura, l’ortopedico suggerirà la terapia adeguata per ogni paziente, basandosi sull’età, sulla probabile crescita, sulla gravità, sul tipo di curvatura e sul tipo di scoliosi. C’è da dire però, che una specifica attività di educazione posturale che mira alla consapevolezza e all’autocorrezione è sempre indicata, non solo in caso di prescrizione di un corsetto terapeutico, ma soprattutto per le curvature più lievi e per gli atteggiamenti scoliotici.
Il medico può consigliare di:
- tenere il ragazzino sotto osservazione + chinesiterapia
- prescrivere un tutore ortopedico (busto o corsetto) + chinesiterapia
- sottoporlo a un intervento chirurgico.
- Gli specialisti seguono i pazienti senza consigliare alcuna terapia farmacologica e li visitano ogni 4-6 mesi se il paziente sta ancora crescendo (cioè il suo scheletro non è ancora maturo) e la curva idiopatica è minore di 25 gradi.
I medici consigliano ai pazienti di indossare un supporto ortopedico (corsetto) per impedire il peggioramento della curvatura se il paziente:
- sta ancora crescendo e ha una curvatura idiopatica maggiore di 25, 30 gradi.
- gli rimangono ancora almeno due anni di crescita, ha una curvatura compresa tra 20 e 29 gradi e, se è una ragazza, non ha ancora avuto il menarca.
- sta ancora crescendo e ha una curvatura idiopatica maggiore di 20, 29 gradi che sta peggiorando.
Quando il ragazzo si avvicina alla fine della crescita l’indicazione di indossare il tutore dipenderà dalle conseguenze estetiche, dall’eventuale peggioramento e dall’estensione della curva.
I medici consigliano l’intervento chirurgico per correggere una curvatura o interrompere il peggioramento se il paziente sta ancora crescendo ed ha una curvatura maggiore di 45 gradi e/o la curvatura sta peggiorando (sono pochi i casi di correzione chirurgica delle curve vertebrali e si rendono necessarie solamente nei casi di curve gravi, in cui la deformazione della colonna e della gabbia toracica compromettono la capacità respiratoria del soggetto).
Come già accennato, meriterebbero un capitolo a parte gli esercizi di ginnastica preventiva e compensativa (ginnastica posturale) che in ogni caso vengono abbinati a qualsiasi terapia prescritta. Con diversi obiettivi specifici, sono utili sia nei casi di curvature lievi (atteggiamento scoliotico), sia in abbinamento alla terapia con corsetto, che in preparazione all’intervento chirurgico. Si lavora soprattutto sull’AUTOCORREZIONE, sulla presa di coscienza corporea, sul miglioramento dell’equilibrio e sulla stabilizzazione e rinforzo muscolare.
Volete saperne di più in merito a questa attività? Richiedeteci maggiori spiegazioni e amplieremo l’argomento 🙂