La pubalgia è molto comune tra la popolazione sportiva e soprattutto in quegli sport come il calcio, l’hockey, il football australiano, il rugby, dove sono previsti ricorrenti cambi di direzione ad alta velocità, torsioni e scatti. In generale tutti i fattori che producono forti sollecitazioni a livello della sinfisi pubica, come il semplice gesto del calciare o la corsa effettuata su terreni sconnessi, costituiscono un elemento di rischio per l’instaurarsi di problematiche a livello del pube. Si calcola che la pelvi sia coinvolta tra il 5 e il 18% di tutti gli infortuni dei calciatori: questo quadro delinea come la pubalgia sia una problematica particolarmente rilevante nel mondo dello sport.
Con il termine PUBALGIA s’intende una sindrome dolorosa che coinvolge la zona addominale, pube, inguine e interno coscia. Possono essere molte le cause e le strutture coinvolte.
Si evidenziano diverse entità cliniche che possono, da sole o combinate, essere la causa di pubalgia:
- dolore relativo ai muscoli adduttori
- dolore relativo al muscolo ileopsoas
- dolore relativo ai muscoli addominali
- dolore relativo al muscolo piriforme
- dolore relativo al piano pelvico
- disfunzione sacroiliaca
- dolore di origine toracolombare
- artrosi dell’anca
- fratture da stress
- ernia
Più comunemente, è possibile trovare una combinazione di 2/3 cause:
- SPORTS HERNIA: ernia occulta causata da debolezza o da uno strappo della parte inguinale posteriore. Spesso l’insorgere del dolore è insidiosa e c’è un peggioramento graduale della sintomatologia. Alcuni atleti sono in grado di specificare un evento che ha scatenato il dolore, come il calciare o i cambi di direzione repentini. Il dolore è diffuso e profondo, compare sotto sforzo e può essere irradiato agli adduttori, alla zona perineale, al legamento inguinale e nei maschi può dar dolore ai testicoli. Il dolore può aumentare con il tossire , lo starnutire o con movimenti intestinali e può essere bilaterali od omolaterale. Alcuni soggetti avvertono l’insorgenza del dolore sull’inserzione del muscolo retto addominale sulla sinfisi pubica.
- AI MUSCOLI ADDUTTORI: una lesione del gruppo muscolare degli adduttori che si verifica principalmente con sforzi in contrazione eccentrica, e il muscolo adduttore lungo è quello più frequentemente coinvolto.
- TENDINOPATIA o BORSITE DEL MUSCOLO ILEO-PSOAS: il dolore si presenta in maniera scarsamente localizzata dal paziente e spesso viene descritto come un dolore sordo in un lato della zona pubica. Dolori allo stiramento e alla contrazione a partire da questa posizione possono fa pensare a una problematica relativa all’ileopsoas.
Tra i fattori di rischio predisponenti alla pubalgia si riscontrano:
- disequilibrio muscolare dell’azione combinata dei muscoli che stabilizzano l’articolazione dell’anca (che possono essere, da un punto di vista anatomico, un fattore che causa una pubalgia relativa agli adduttori).
- una restrizione del range articolare a livello dell’anca.
In altre parole, la diminuzione del range articolare o un disequilibrio di forza muscolare o una diminuzione del controllo muscolare siano fattori associati a un’insorgenza di problematiche cute a livello del pube o a pubalgia cronica.
Per quanto riguarda il trattamento, emerge l’utilizzo di esercizi attivi nella cura della pubalgia: un training di rinforzo muscolare in particolare per quanto riguarda la muscolatura dell’anca e degli adduttori, con un incremento graduale dello sforzo e dell’intensità e di tenere sotto controllo il dolore. Inoltre il controllo del dolore, il mantenimento, il ripristino del range articolare e l’incremento del tono muscolare.
Per quanto riguarda la terapia le migliori evidenze disponibili supportano l’utilizzo di esercizi attivi e soprattutto un training di stabilizzazione della zona del bacino.