Quando si parla di “core” spesso si fa riferimento alla sua struttura anatomica e alla sua importante funzione di stabilità per garantire equilibrio e controllo posturale che è alla base di qualunque movimento. Localizzato nella parte centrale del nostro corpo, si comporta infatti come un’area di gestione che coordina i movimenti degli arti dissipando le forze dal centro alla periferia.
Spesso però si parla erroneamente di “core” come sinonimo di “addominali” perchè questi rientrano tra i muscoli che lo compongono avvolgendolo come a formare una specie di corsetto, ma la sua struttura è molto più complessa, anche per quanto riguarda la sua localizzazione è un po’ più complicata di quanto si creda, va al di sopra e al di sotto della zona corsetto.
In particolare è formato da strutture osteoarticolari (colonna vertebrale posteriormente, bacino in basso e gabbia toracica in alto) e muscolari (il diaframma in alto, il pavimento pelvico alla base, ed i muscoli del tronco e addominali tutt’intorno) che lavorando in sinergia soddisfano appieno il concetto di Tensegrità.
Questo termine, coniato nel 1955 dall’architetto Richard Fuller, viene utilizzato per definire la capacità di un sistema, fatto da elementi rigidi interconnessi con elementi elastici, di stabilizzarsi meccanicamente tramite forze contrapposte di compressione ed altre di tensione che si equilibrano tra loro.
Per questa proprietà elastica, qualsiasi urto o forza applicata viene assorbita interamente da tutta la struttura e non solo dall’elemento che riceve l’urto perché la struttura stessa riesce a dissipare le forze in modo omogeneo; allo stesso modo, quando un elemento del sistema si muove, il movimento si distribuisce sull’intera struttura ed insieme si muovono tutti gli altri elementi, si adattano acquistando una nuova forma, cedendo ma senza rompersi.
Analogicamente anche il corpo umano è un’unità funzionale e strutturale che si comporta a tutti gli effetti come un sistema tensegrile: gli elementi rigidi di compressione in questo caso sono le ossa mentre gli elementi di tensione sono costituiti dai tessuti del sistema miofasciale.
Sulla base di questo principio le interconnessioni muscolari a livello del core garantiscono la stabilità alla colonna vertebrale e a tutto il corpo, per cui uno squilibrio muscolare si ripercuoterà non solo a livello locale con una mancata core stability, ma anche manifestando alterazioni a distanza, mancato controllo posturale e incapacità di effettuare movimenti efficaci.
Il core gestisce non solo l’equilibrio, ma anche le pressioni… segui i nostri prossimi articoli per scoprire di più su questo argomento, su come allenare i muscoli addominali e su come evitare l’effetto della… “pentola a pressione”.