La postura flessa è tra le manifestazioni più caratteristiche dell’invecchiamento, ma è sempre più frequente in età evolutiva e nei giovani. Essa è caratterizzata da aumento della normale cifosi toracica, protrusione della testa e nei casi più gravi da flessione delle ginocchia. E’ la
postura che spesso assumono gli studenti, gli impiegati, gli operatori al computer, nonchè altre tipologie di lavoratori come i pavimentisti, i muratori, gli automobilisti… Anche se è caratterizzata da cause multifattoriali, molti studi si sono focalizzati sull’associazione tra cifosi, riduzione della densità minerale ossea e conseguente comparsa di fratture vertebrale; anche se questa condizione la si può osservare anche in assenza di osteoporosi.
In età evolutiva, nel dorso curvo astenico, frequente tra i bambini con lassità delle articolaoni, è indispensabile correggere gli atteggiamenti viziati e migliorare la postura attraverso:
1) la presa di coscienza del difetto,
2) il mantenimento della posizione corretta nelle diverse attività quotidiane.
La riduzione dell’attività fisica è riconosciuta come una delle concause principali nella genesi della postura flessa e delle sue conseguenze che spesso sono alla base della cronicizzazione del mal di schiena.
Per questo l’esercizio fisico appropriato, effettuato in maniera continuativa nel tempo rappresenta un cardine fondamentale della prevenzione secondaria e terziaria di questa condizione, in particolare per le forme croniche a bassa disabilità, là dove è la componente posturale (atteggiamenti, posizioni, abitudini) a prevalere tra le cause.

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